Sicuramente anche tu negli ultimi mesi hai sentito parlare di Immuni app Coronavirus, uno degli strumenti utilizzati dal governo nel tentativo di arginare l’epidemia di Covid-19.
L’applicazione creata per contrastare il Covid-19, che ha fatto parecchio discutere, è stata sviluppata per utilizzare la tecnologia dei nostri smartphone per avvertirci se siamo stati in contatto con persone positive al virus.
L’app è stata progettata dall’azienda Bending Spoon e poi sperimentata in 4 regioni prima di essere effettivamente introdotta sulle piattaforme di download di Android ed Apple e per i telefoni Huawei e Honor che utilizzano il sistema operativo di Google.
l’ app immuni è compatibile quindi con dispositivi che montano il sistema Android come: Samsung, Huawei, Honor e iPhone.
Puoi scaricare l’app anche tramite il sito ufficiale www.immuni.italia.it.
Contenuti della guida
Privacy app Immuni
Lo stesso sito dell’app comunica che la tua privacy è tutelata!
Lo sviluppatore app Immuni, infatti, si è basato proprio basandosi sulla particolare attenzione alla tutela della privacy degli utenti utilizzatori.
I dati che vengono raccolti dall’app, sono gestiti dal Ministero della Salute (sito ministero salute) e da altri soggetti pubblici.
Gli stessi sono salvati su server che si trovano in Italia e sono protetti.
Immuni app rispetta la privacy e non raccoglie i seguenti dati:
- Il tuo nome, cognome o data di nascita
- Il tuo numero di telefono
- Il tuo indirizzo email
- L’identità delle persone che incontri
- La tua posizione o i tuoi movimenti
Immuni app Coronavirus: Finalità
Devi sapere che lo scopo di Immuni app Coronavirus è che gli utenti vengano avvertiti se hanno avuto un contatto a rischio, in modo da potersi isolare per non diffondere ulteriormente la malattia.
Immuni ti avvisa, tramite una notifica, del contatto stretto con una persona positiva al Covid e quindi del tuo potenziale rischio di essere stato contagiato.
I dati raccolti dovrebbero quindi aggiornare la situazione Covid-19 in Italia.
Con l’uso della tecnologia Low Energy Bluetooth, che rispetto al Bluetooth “classico” ha un consumo energetico e un costo notevolmente ridotti, mantenendo un intervallo di comunicazione simile, questo avviene senza raccogliere dati sull’identità dell’utente e sulla sua posizione, anche perché viene assicurato che Immuni non raccolga alcun dato di geolocalizzazione, inclusi i dati del GPS.
Quindi gli utenti che la utilizzeranno non condivideranno alcun tipo di dato personale che verrà invece sostituito con dei codici casuali del tutto anonimi ed univoci (cioè non può esistere un altro smartphone che abbia generato lo stesso codice), non associati al nome o ad altri dati personali della persona fisica che utilizza l’app.
Se anche tu sei tentato di scaricare Immuni app Coronavirus e vuoi capire meglio come funziona e come utilizzarla, partiamo dal principio.
Quando Immuni app Coronavirus viene scaricata, fa sì che il tuo smartphone emetta continuativamente un segnale Bluetooth Low Energy che include un codice casuale.
Lo stesso avviene per gli smartphone degli altri utenti.
Quando due cellulari in cui è stata scaricata si avvicinano, registrano nella propria memoria il codice casuale dell’altro, tenendo quindi traccia di quel contatto, di quanto è durato e a che distanza approssimativa si trovano i due smartphone.
Questo vuol dire che i server non sono in grado di identificare gli utenti, ma che sono soltanto gli utenti stessi a essere identificati mediante notifica push.
Sono infatti gli smartphone dei singoli utenti a inviare, ricevere e immagazzinare i codici anonimi delle persone incontrate per strada, mentre il server riceverà solamente i codici inviati dal telefono di un utente positivo quando questo indica la sua positività.
Supponiamo che due utenti, che chiamerò A e B, si incontrino e che successivamente B risulti positivo al SARS-CoV-2.
Chiavi crittografiche
Con l’aiuto di un operatore sanitario, B potrà caricare su un server delle chiavi crittografiche dalle quali è possibile derivare i codici casuali con cui è entrato in contatto.
Più semplicemente, B segnalerà la sua positività all’app.
Per ogni utente, l’app scarica periodicamente dal server le nuove chiavi crittografiche inviate dagli utenti che sono risultati positivi al virus.
Queste chiavi vengono utilizzate per derivare i loro codici casuali e controllare se qualcuno di quei codici corrisponde a quelli registrati nella memoria dello smartphone nei giorni precedenti.
In questo caso, l’app dell’utente A, che è stato a contatto con B, troverà il codice casuale di quest’ultimo, verificherà se la durata e la distanza del contatto siano state tali da aver potuto causare un contagio e, se sì, avvertirà A tramite una notifica.
Parametri rischio
Ogni Paese stabilisce i parametri da cui derivare se il contatto è stato a rischio oppure no.
L’Italia (ministero della Salute) ha stabilito i parametri di rischio, per fare scattare l’avviso; in particolare, si parla di oltre 15 minuti di contatto a meno di due metri.
Come accennavo all’inizio, quindi, gli unici dati utilizzati dall’app sono: il giorno in cui si è verificato il contatto, la durata dello stesso e l’attenuazione del segnale in modo da poter verificare se la distanza sia stata tale da permettere il contagio.
Ma torniamo a come utilizzare, nella vita di tutti i giorni, Immuni app Coronavirus.
Scarica Immuni app Coronavirus
Innanzitutto, app Immuni si scarica da Google Play nel caso di Android e da App Store nel caso di IPhone, oppure direttamente dal sito https://www.immuni.italia.it/.
Requisiti app immuni
Per quanto riguarda quest’ultimo, l’iPhone deve essere aggiornato almeno alla versione 13.5 di iOS o ad una superiore, altrimenti non è possibile scaricarla.
Come funziona app Immuni coronavirus
Una volta eseguito il download dell’app, la prima cosa che ti comparirà sarà una breve guida che ti spiega lo scopo di Immuni.
Basta cliccare su “avanti” per scorrere le facciate esplicative. Nell’ultima comparirà il tasto “iniziamo”.
A questo punto, ti viene presentata un’ulteriore breve guida che spiega come il sistema raccoglie i dati.
In particolare, Immuni app associa ad ogni dispositivo mobile un codice generato in modo casuale che non è associato ad informazioni né su di te né sul tuo smartphone.
Gli smartphone, incontrandosi, si scambiano i rispettivi codici casuali tramite Bluetooth, in modo che Immuni app Coronavirus possa tenere traccia del contatto.
Gli utenti che sono risultati positivi al Covid, possono scegliere se condividere i propri codici casuali, ossia se far risultare al server tutti gli smartphone con cui sono entrati in contatto in modo che i rispettivi utenti possano essere avvertiti.
Una volta al termine della mini-guida, dovrai barrare due caselle: una in cui dichiari di avere almeno 14 anni e una in cui dichiari di aver letto l’informativa sulla privacy.
Fatto questo, puoi cliccare su Avanti. L’App ti chiederà poi in che regione e in che provincia vivi.
Ti basterà barrare il pallino corrispondente prima alla tua regione, e poi, dopo aver cliccato su “Avanti”, alla tua provincia.
Home page immuni app coronavirus
A questo punto Immuni è operativa e tu sei dentro l’home page dell’applicazione.
Ti comparirà subito un popup in cui ti si richiede di abilitare la raccolta log e le notifiche di esposizione al Covid; in poche parole si autorizza l’App a condividere in modo sicuro i dati casuali raccolti tramite i codici e ad inviarti una notifica in caso di contatto con positivo.
Dopo due ulteriori raccomandazioni sulla protezione del tuo dispositivo e sull’attenzione da prestare alle false comunicazioni (Ti basterà cliccare su “ho capito” per procedere) cliccando su “abilita” attivi il servizio.
Una volta fatto ciò, cliccando su “impostazioni” in basso a destra nell’interfaccia dell’app, puoi accedere alla pagina contenente le sezioni sulle faq, i termini di utilizzo, l’informativa privacy, il supporto tecnico, ma, soprattutto, la sezione per segnalare l’eventuale positività.
Segnala positività
Cliccando su “segnala positività” ti si apre una pagina in cui viene subito chiarito che la funzione richiede il supporto di un operatore sanitario.
Infatti, per segnalare la positività, devi contattare un operatore sanitario a cui dovrai comunicare il codice casuale monouso che visualizzi nella schermata.
Questo serve per impedire ad utenti che non siano risultati effettivamente positivi al Coronavirus di caricare i loro dati, causando falsi allarmi.
Una volta comunicato il codice monouso all’operatore sanitario dovrai attendere la sua conferma e poi proseguire per verificare l’autorizzazione del codice cliccando su “prosegui”.
Se fai questa operazione senza l’ok dell’operatore sanitario, verrai semplicemente avvisato che il codice non è stato ancora autorizzato.
Nel caso in cui un utente risulti positivo al Covid-19, l’app, dopo aver verificato l’insieme di codici con cui lo smartphone del positivo è entrato in contatto, invierà a questi ultimi una notifica segnalando il rischio di contagio.
L’app fornirà poi all’utente le indicazioni utili per prevenire l’insorgere della malattia e consiglierà l’isolamento nel caso di comparsa dei sintomi.
Disattivare il servizio immuni app: servizio non attivo
Sulla home page di Immuni app Coronavirus c’è anche il modo di disattivare il servizio.
Ti basterà cliccare su disattiva il servizio e poi su “apri impostazioni”, in basso nella pagina.
Verrai automaticamente reindirizzato alle impostazioni del tuo telefono, sia su iPhone che su Android, e dovrai disattivare l’opzione “notifiche di esposizione al Covid-19”.
Se disattivi le notifiche, una volta tornato sulla home ti comparirà “servizio non attivo”.
Riattiva Immuni app
Puoi riattivare le funzioni dell’app in qualsiasi momento cliccando sul tasto rosso “Riattiva Immuni”.
Va inoltre aggiunto che anche nel caso in cui venga attivata la modalità aere sul tuo smartphone, Immuni interromperà il tracciamento e quindi l’app ti avviserà che il servizio non è attivo.
Potrai riattivare il tracciamento e quindi le notifiche cliccando su “riattiva Immuni”.
Infine, bisogna ricordare che al momento Immuni app Coronavirus funziona solo tra utenti che hanno la stessa app per il tracciamento Covid-19; l’app è diversa tra i vari paesi europei, quindi, se sei stato a contatto con un paziente positivo con l’app di un altro paese, non verrai avvisato.
Inoltre, all’estero, non funzionano le notifiche di Immuni su iOS, quindi gli smartphone dei contagiati da Covid possono caricare i codici casuali degli utenti con cui sono entrati in contatto solo quando sono nel proprio paese.